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IL MITO

Si è soliti associare il vino alla divinità greca Dioniso, tuttavia nè era inizialmente associato al vino, nè la scoperta del vino è contemporanea all'arrivo di questa divinità presso i greci. La scoperta della vite e conseguentemente del vino è di gran lunga antecedente.

La nascita del primo ceppo di vite è riportata in un passo dei Deipnosofistas di Ateneo (192-195 d.C.):


“Ecateo di Mileto, che assicura che la vite fu scoperta in Etolia, dice anche quanto segue: ‘Oresteo, il figlio di Deucalione, si recò in Etolia per ricevere il governo reale, e una sua cagna partorì uno ceppo. Egli ordinò di interrarlo e da questo nacque una vite abbondante in uva; per questo chiamò suo figlio Fitio (Concepitore). Da questo nacque Eneo, che ricevette il suo nome dalla vite”, dato che gli antichi greci, dice Ateneo, chiamavano le viti oínai.’” (Ateneo, II, 35B).


La cagna che partorisce il ceppo dal quale nascerà la prima vite è una rappresentazione simbolica del "cane" della costellazione di Orione, cioè la stella Sirio. Vi è un rapporto di equivalenza tra la gestazione della cagna e il processo di maturazione della pianta nella terra. Si riteneva che l'apparizione stagionale di questo astro nei cieli fosse responsabile della maturazione della vite.
Nel mito di Oresteo, figlio di Deucalione, egli fu l'unico uomo sopravvissuto al diluvio assieme a Pirra; quindi l'origine della vite è collocata ai tempi mitici dell'inizio di una nuova generazione umana, l'ultima secondo l'ordine cronologico dell'antropogonia greca.

Questo, e altri miti sulle origini della vite (e del vino) qui.

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I LUOGHI DEI TRALCI ARTIFICIALI

Il tralcio di vite artificiale è la riproduzione di una pianta elegante e simbolica del vegetalis omnia . Il suo utilizzo lo vede protagonista nell' arredo e nel design, viene spesso scelto come decorazione vegetale rampicante, assieme all'edera. Parliamo di luoghi con cui l'uomo entra a contatto in situazioni familiari , come la casa, l'ufficio, ma anche luoghi per cui l'uomo è semplicemente una comparsa, come luoghi pubblici (biblioteche, uffici giudiziari). La vite come pattern stampato su carta da parati permette di collocarne i vari simbolismi in ogni luogo di proprietà in cui può essere applicata. Sarebbe possibile azzardare infine come luogo della vite artificiale, l'uomo stesso, nell'oscenità e ostentazione della moda.

ALCUNE TRADUZIONI

MATERIALI

Per prestarsi alle poco pretenziose necessità di un elemento principalmente utilizzato nell'universo del design e dell'arredo, risultano chiaramente più indicati i materiali plastici. Eventualmente è richiesto l'utilizzo di fili metallici per costituire l'anima del ramo. Le plastiche invece, sono principalmente poliuretano o polimeri simili, i quali nella foglia possono essere resi filamentosi e tessuti, per un tralcio di miglior fattura. I materiali plastici garantiscono un impatto con l'uomo privo di conseguenze dal punto di vista della sua salute, non inquinano l'aria e non sono dannosi a seguito di contatto. Per quanto riguarda l'ambiente, seguono il percorso standard delle plastiche riciclabili utilizzate dall'uomo in ogni settore che interessa il living.