Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

I LUOGHI DEI TRALCI ARTIFICIALI

Il tralcio di vite artificiale è la riproduzione di una pianta elegante e simbolica del vegetalis omnia . Il suo utilizzo lo vede protagonista nell' arredo e nel design, viene spesso scelto come decorazione vegetale rampicante, assieme all'edera. Parliamo di luoghi con cui l'uomo entra a contatto in situazioni familiari , come la casa, l'ufficio, ma anche luoghi per cui l'uomo è semplicemente una comparsa, come luoghi pubblici (biblioteche, uffici giudiziari). La vite come pattern stampato su carta da parati permette di collocarne i vari simbolismi in ogni luogo di proprietà in cui può essere applicata. Sarebbe possibile azzardare infine come luogo della vite artificiale, l'uomo stesso, nell'oscenità e ostentazione della moda.

IL MITO

Si è soliti associare il vino alla divinità greca Dioniso, tuttavia nè era inizialmente associato al vino, nè la scoperta del vino è contemporanea all'arrivo di questa divinità presso i greci. La scoperta della vite e conseguentemente del vino è di gran lunga antecedente. La nascita del primo ceppo di vite è riportata in un passo dei Deipnosofistas di Ateneo (192-195 d.C.): “Ecateo di Mileto, che assicura che la vite fu scoperta in Etolia, dice anche quanto segue: ‘Oresteo, il figlio di Deucalione, si recò in Etolia per ricevere il governo reale, e una sua cagna partorì uno ceppo. Egli ordinò di interrarlo e da questo nacque una vite abbondante in uva; per questo chiamò suo figlio Fitio (Concepitore). Da questo nacque Eneo, che ricevette il suo nome dalla vite”, dato che gli antichi greci, dice Ateneo, chiamavano le viti oínai.’” (Ateneo, II, 35B). La cagna che partorisce il ceppo dal quale nascerà la prima vite è una rappresentazione simbolica del "cane" della

I TRALCI NELLA NARRATIVA: UNA METAFORA

L'immagine della vigna è molto importante nella tradizione biblica: esprime il contrasto fra l'amore di Dio e il non amore del popolo. Dal Vangelo di Giovanni 15,1-8: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. In questo passo del Vangelo, gesù si impersonifica in una pianta, nel ceppo della "vite vera", e i suoi tralci sono gli uomini, suoi discepoli. Questi tralci dovranno produrre uva buona e in quel caso verranno potati, ma se così non dovesse essere non è colpa del ceppo, ma del tralcio. La potatura è la metafora utilizzata per indicare le sofferenze a cui l'uomo dovrà far fronte durante la sua vita, e non è Gesù ma il Padre a compiere questo atto. Io sono la vite, voi i tralci. - donbonsco-torino.it

IL CINEMA

Il profumo del mosto selvatico ( A Walk in the Clouds ) è un film del 1995 diretto da Alfonso Arau . Il film è un remake di Quattro passi fra le nuvole del 1942 di Alessandro Blasetti , (soggetto di Cesare Zavattini e Piero Tellini)   Il ruolo che ricopre la vigna e il periodo della vendemmia è di fondamentale importanza nella pellicola, in quanto permettono al protagonista Paul (interpretato da Keanu Reeves) di abbandonare ogni dolore e preoccupazione riservatagli dalla Guerra e di abbandonare se stesso alla tradizione della raccolta dell'uva, e al suo clima magico e di festa . Trama completa.

I TRALCI NELL'ARTE

Sedia con tralci di vite , Giacomo Manzù Bronzo patina scura cm 84,3 x 72 x 51,6 1966 Giacomo Manzoni, in arte Giacomo Manzù   (Bergamo, 22 dicembre 1908 – Roma, 17 gennaio 1991), è stato uno scultore italiano, che ha ottenuto la cattedra di scultura dell' Accademia di Belle Arti di Brera e all' Accademia Albertina di Torino.

IL BREVETTO

 Di seguito, due esempi di brevetti depositati presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) , riguardo due risultati ottenuti con la sperimentazione dell'innesto: nel primo caso una varietà di portainnesto clonale di Olivo; nel secondo di un preparato realizzato per favorire l'attecchimento attraverso l'impiego di determinati microrganismi. Varieta di portainnesto clonale di Olivo (Olea europaea L.) di vigoria media e portamento dei rami sparso. Denominazione: "FS-17" Prodotto e metodo per la protezione degli innesti delle piante in specie del castagno con microorganimi sintetizzatori di fattori di crescita

L'INNESTO DELLA VITE

L’ innesto  è un sistema di propagazione agamica di largo impiego anche se in frutticoltura non è operato solo per la moltiplicazione ma per molteplici ragioni. Innesto - wikipedia Esistono diverse tecniche di innesto utilizzate al giorno d'oggi, ma vengono ottenuti migliori risultati e migliori possibilità di attecchimento, grazie all'innesto ad omega e a incastro .  È fondamentale conoscere il periodo ideale per l'innesto, che nel caso della vite si verifica a fine inverno.   Innesto ad Omega: L’innesto a Omega è particolarmente usato nella vite, in quanto, una volta recisa ha una notevole fuoriuscita di linfa. Per favorire l’attecchimento dei bionti si procede con l’innesto a Omega il quale crea un taglio a forma di occhiello che consente di stabilizzare l’afflusso della linfa offrendo una buona cicatrizzazione. Per ciò che riguarda la vite, questo tipo di innesto è consigliato all’inizio del riposo vegetativo della pianta (ottobre-novemb